La storia della "Ragazza afgana"
uno scatto iconico di Steve McCurry
Nel giugno 1984, il fotografo americano Steve McCurry immortalò una giovane ragazza afgana in un campo profughi in Pakistan. L’immagine, pubblicata sulla copertina di National Geographic nel dicembre dello stesso anno, divenne ben presto una delle fotografie più iconiche e riconoscibili al mondo.
La foto:
La foto ritrae Sharbat Gula, all’epoca una dodicenne dai penetranti occhi verdi, con un foulard rosso che le incornicia il viso. Il suo sguardo intenso e malinconico ha catturato l’attenzione di milioni di persone, diventando un simbolo della sofferenza e della resistenza del popolo afgano durante la guerra sovietica.
Il contesto:
Nel 1984, l’Afghanistan era sconvolto da un decennio di guerra. L’invasione sovietica del 1979 aveva causato milioni di profughi, molti dei quali si erano rifugiati in campi profughi in Pakistan. McCurry visitò uno di questi campi, il campo profughi di Nasir Bagh vicino a Peshawar, e incontrò Sharbat Gula, che era scappata dal suo villaggio natale nel Kunar con la sua famiglia.
L’impatto:
La foto di Sharbat Gula ha avuto un impatto enorme sulla pubblica opinione. Ha contribuito a portare l’attenzione sulla tragedia del popolo afgano e ha fatto conoscere al mondo le dure condizioni di vita dei profughi. La foto è stata definita “la Gioconda del nostro tempo” e “l’immagine più riconoscibile del XX secolo“.
La ricerca di Sharbat Gula:
Nel 2002, dopo 17 anni, McCurry è tornato in Afghanistan per cercare la ragazza della foto. Dopo un lungo viaggio e ricerche difficili, la ritrovò in un villaggio remoto. Sharbat Gula era ormai una donna sposata con figli, ma i suoi occhi verdi e il suo sguardo intenso erano inconfondibili.
L’eredità:
La foto di Sharbat Gula rimane un’immagine iconica e senza tempo. È un simbolo di speranza e di resilienza, e un monito contro la guerra e la sofferenza. La foto ha avuto un impatto significativo sulla vita di Sharbat Gula, che è stata catapultata alla ribalta internazionale.
Oltre l’icona:
La vita di Sharbat Gula:
Dopo la pubblicazione della foto, Sharbat Gula ha vissuto una vita difficile. Ha sposato un uomo del suo villaggio e ha avuto quattro figli. Nel 2014, il governo afghano le ha fornito un nuovo appartamento a Kabul e un lavoro come insegnante.
L’impatto sulla fotografia:
La foto di Sharbat Gula ha avuto un impatto significativo sulla fotografia. Ha dimostrato il potere di una singola immagine per catturare l’attenzione del mondo e sensibilizzare su questioni importanti.
La controversia:
Nel 2016, è emerso che Sharbat Gula non era stata informata della pubblicazione della sua foto e non aveva mai ricevuto alcun compenso da National Geographic. La rivista ha poi annunciato che avrebbe donato un fondo per aiutarla e la sua famiglia.
Conclusioni:
La foto di Sharbat Gula rimane una delle immagini più iconiche e potenti del nostro tempo. È un simbolo di speranza e di resilienza, e un monito contro la guerra e la sofferenza.
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